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Gen

Da Fortaleza a Jericoacoara in Buggie

Sono stato varie volte a Fortaleza e nel Cearà più in generale. Penso sia uno dei posti più belli e affascinanti del Brasile. Già…difficile però trovare in Brasile posti che non siano belli e affascinanti. Cosa può avere allora questo stato di diverso dagli altri ? La possibilità ad esempio di farsi più di 300 km interamente via spiaggia in Buggie consentendoti di raggiungere un posto incredibile come Jericoacoara !

Dopo qualche giorno passato a Fortaleza e a Cumbuco io e il mio amico Gianpaolo decidiamo di provare ad arrivare alla mitica Jericoacoara direttamente via spiaggia. La prima esperienza di noleggio buggie non va molto bene. Non facciamo nemmeno in tempo ad uscire da Fortaleza che il mezzo ci lascia a piedi. E ovviamente lo fa proprio nel bel mezzo del quartiere di Pirambù, la settima favela più grande del Brasile con circa 43mila abitanti. Il Buggie morto. Devo dire che a differenza di quanto temiamo praticamente non ci considera nessuno. Riusciamo a telefonare a chi ce l’ha noleggiata che dopo non molto (considerati i tempi brasiliani) viene a recuperarci e ci riporta indietro. Al secondo tentativo vogliamo andare sul sicuro e facciamo anche un po’ gli “sboroni”, come direbbe il mitico Oriano Ferrari , capomeccanico della Ferrari di Zelig. Andiamo dalla concessionaria più importante di Fortaleza e noleggiamo veramente la “Ferrari” dei Buggie. Alex, responsabile del punto, ci delizia con le virtù di questo bolide tutto bombato e si raccomanda…niente sabbia ma soprattutto mai a contatto con l’acqua di mare. Dico io, come fai a noleggiarmi un Buggie e pretendere che non ci vada sulla sabbia ??? Avesse mai saputo in anticipo che con quel Buggie saremmo arrivati fono a Jericoacoara, a più di 300 km da li e praticamente tutti su spiaggia penso ci avrebbe gentilmente mandati in altri lidi…Fatto sta che noleggiamo sto gioiello di Buggie. Praticamente siamo gli unici in tutta Fortaleza ad avere un mezzo così. E lo percepiamo quando la sera giriamo per la città, da Mucuripe a Iracema, dagli sguardi stupiti della gente. D’altronde il mezzo emette un rombo di assoluto rispetto.

Gianpaolo e il nostro favoloso Buggie

La mattina seguente siamo ovviamente pronti per partire. Recuperiamo JoaoPaolo, un ragazzino 16enne che ci farà da utilissima guida per tutto il viaggio, e nemmeno il tempo di arrivare a Cumbuco che siamo già con le 4 ruote in spiaggia. Le dune a Cumbuco sono già di per se spettacolari ma il tragitto da fare è lungo se si considera che abbiamo intenzione di farlo tutto via spiaggia.

Prima tappa per il pranzo, ovviamente a base di gamberi ed aragosta a poco prezzo, la bellissima Lagoinha. Il paesino è praticamente tutto su sabbia ed è dominato da una bella duna color oro che chiude la baia e la bella spiaggia.

Lagoinha

Appena usciti da Lagoinha è tutto un susseguirsi di dune bianche spettacolari. Una delle prime è particolarmente alta, con una discesa a strabiombo verso la spiaggia. Da li in poi, oltre a dune a perdita d’occhio, jangadas con pescatori che rientrano dalle battute in mare e qualche paesino sulla sabbia. La velocità di crociera non è delle più basse se si considera che siamo sulla spiaggia su un buggie. Diciamo che più o meno ci assestiamo sempre sui 50 km/h. Tranne ovviamente quando il nostro amico Joao Paolo ci fa deviare un pochino verso l’interno e ci fa fare su e giù sulle splendide dune bianche. E qui bisogna stare molto attenti perchè il gioco di luci e l’alternanza delle dune ingannano molto. L’effetto ottico tradisce e quelle che sono dune che si susseguono alle volte, nel bianco generale, traggono in inganno finendo per dare l’impressione di un paesaggio più piatto. Ed è così che in un paio di circostanze quella che sembra una traiettoria dritta finisce invece in una duna che scende improvvisamente e ci fa fare un salto nel vuoto di qualche metro con conseguente affossamento delle ruote nella sabbia. Ma tutto sommato nulla di così pericoloso e sopravviviamo a queste scariche di adrenalina.

Su e giù per le dune del Cearà

Man mano che si prosegue il paesaggio si fa decisamente più selvaggio, piano piano si incontra meno gente e i vari rii confluiscono nel mare. E qui viene un aspetto particolarmente bello e folcloristico. Quando arriviamo alla foce dei vari fiumi e fiumiciattoli c’è sempre una balsa, una piccolissima chiatta dove trova spazio giusto il nostro buggie, che ci traghetta per pochi reais dall’altro lato. Situazione e atmosfera spettacolari.

Come attraversare i rii ? Semplice…

Meno spettacolare la resa del nostro buggie. Ci si guasta almeno 5 o 6 volte e meno male che il mio amico Gian Paolo capisce di meccanica e riesce quasi sempre a metterla a posto. Dico quasi sempre perchè in un paio di circostanze dobbiamo a fatica arrivare fino al paesino più vicino, cercare un meccanico e fra le risa dei bambini locali affidarci a mani più esperte e soprattutto più attrezzate.

Provati ma felici

Tra paesaggi deserti e incontaminati, qualche jangada e relativi jangadeiros, una bellissima e selvaggia bambina su un asinello che fatichiamo a capire da dove sia spuntata raggiungiamo la meta del notro incredibile viaggio: Jericoacoara !

Bambina su asinello

Jericoacoara è considerato universalmente un posto mitico. Ed in effetti è sufficiente la difficoltà per raggiungerla e l’atmosfera che immediatamente si percepisce per comprendere che non è un posto qualunque. Il paesino è interamente costruito sulla sabbia. Di giorno e di notte grosse mucche pascolano per le strade e tutti i locali sono sulla spiaggia (in realtà qui tutto è sulla spiaggia). Una delle cose più note e affascinante del posto è la famosa immensa duna che domina il paesaggio. Poco prima del tramonto una sorta di processione di gente comincia a dirigersi verso la grande cima della duna. Cosa che ovviamente facciamo anche noi. La duna è molto grande e non da mai l’impressione di essere eccessivamente affollata. Lo spettacolo qui è il por do sol…il tramonto. Jericoacoara ha difatti una delle poche spiagge del brasile dove é possibile vedere il sole tramontare nel mare. Spettacolo mistico ed incredibilmente affascinante. Una volta che il sole è tramontato vediamo varie persone decidere di buttarsi di corsa giù per il ripido pendio che scende verso il mare…e ovviamente non ci sottraiamo a questo rito.

La famosa duna di Jericoacoara

Tramonto a Jericoacoara

Di corsa giù per la duna

La vita qui è molto rilassata, la gente ozia, in mare molti kite surf, dopo il tramonto lo spettacolo sulla spiaggia è dominato dai ballerini di Capoeira.

Conosco abbastanza bene il Brasile e da sempre sono affascinato dallo spettacolo delle dune del Cearà, stato secco e selvaggio probabilmente troppo spesso associato alla sola Fortaleza. Ci fermiamo qui, anche perchè effettivamente il nostro buggie oltre non ce la farebbe. Non per niente decidiamo di tornare a Fortaleza sulla strada asfaltata, decisamente meno affascinante ma più consona al nostro mezzo.

Fortaleza è tutto sommato una città piacevole, la beira mar è costeggiata da alti grattacieli ma la vita, soprattutto quella serale, è sempre viva ed allegra. Se capitate da queste parti non perdete una serata al Pirata (aperto solo di lunedì), vi diranno che è turistico, e chiaramente un po’ è vero, ma a mio avviso ne vale la pena.

L’esperienza delle dune, vissute in maniera così vera e lontana dalla folla, ci ha lasciato davvero molto. Come sostengo spesso…un viaggio in Brasile non è mai tempo sprecato !

Io sulla duna di Jericoacoara

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