Napoli in due giorni
Napoli è sempre stata una grossa pecca per me, una importante pagina mancante nel taccuino dei miei viaggi…una mancanza che questa estate 2018 ho voluto colmare, anche se in versione toccata e fuga.
Ed è così che decidiamo di visitare Napoli in soli due giorni arrivando in treno, essendo occasionalmente non troppo lontani.
Arriviamo quindi alla stazione di Napoli Centrale e imbocchiamo il Corso Umberto Primo direzione il Cristo Velato a San Severo. Qui commettiamo un errore che si rivelerà invece un elemento positivo. Ci dirigiamo in effetti alla ricerca della Chiesa di San Severo al Pendino che risulta invece non avere nulla a che fare con il Cristo Velato (che si trova al Museo Cappella San Severo ben più avanti). L’errore ci costringe quindi a spingerci all’interno del centro storico di Napoli assaporando così una Napoli bella e intrigante.
Tra un vicolo e l’altro arriviamo all’ora del pranzo e decidiamo di fermarci, anche per riposare un po’, in una delle tante pizzerie che si trovano nel centro storico. Probabilmente siamo fortunati (anche se appena seduto controllo su Tripadvisor e trovo un bel 4/5) e mangiamo una eccellente pizza all’Antica Pizzeria Addo’ C’ Pass.
Proseguiamo quindi la nostra visita e anche qui per caso risaliamo un vicolo che risulta particolarmente caratteristico; ci mettiamo poco a scoprire di essere finiti nella famosissima via dei presepi San Gregorio Armeno. La saliamo lentamente ammirando le botteghe con le famose statuette raffiguranti personaggi di ogni tipo e provenienza.
Proseguendo incrociamo, imboccandola, Via dei Tribunali altrettanto popolare e bella. Poco oltre finalmente troviamo la Cappella San Severo…ci mettiamo poco però a capire che visitarla è quasi una impresa, la coda fuori è notevole e cominciamo a essere un po’ stanchini, anche perché il caldo di Agosto non aiuta. Arriviamo in Piazza del Gesù Nuovo, proseguiamo alla ricerca della fermata della Metro che può portarci in hotel per una lunga strada che di volta in volta cambia nome. Scopriremo il giorno seguente che eravamo in pieno Spaccanapoli, il decumano che attraversa tutto il Centro Storico di Napoli.
Giungiamo alla Metro Napoli Montesanto e in solo due fermate arriviamo alla Stazione Piazza Amedeo nel bel quartiere di Chiaia. E’ qui che abbiamo trovato una buona offerta con Booking all’Hotel Exe Majestic ottimamente posizionato e vicino a tutto.
Breve riposino e riusciamo, ottimizzando il tempo, dirigendoci all’elegante quartiere del Vomero proprio sopra le nostre teste e raggiungibile con la vicinissima Funicolare del Parco Margherita.
Il Vomero è ovviamente un bel quartiere, elegante, ma probabilmente una perdita di tempo prezioso se si ha pochissimo tempo a disposizione come noi. Raggiungiamo la spianata del Castel Sant’Elmo da dove probabilmente si gode della miglior vista su Napoli e sul Vesuvio ma il Castello ha appena chiuso e la vista dall’esterno è parziale regalandoci solo una discreta vista della caratteristica forma del vulcano più famoso d’Italia (e non me ne voglia l’Etna).
Riscendiamo quindi con la funicolare a Chiaia e raggiungiamo il lungomare dirigendoci a piedi a Mergellina attraverso il lungomare Caracciolo. Mergellina è sicuramente caratteristica con i suoi Chalet…(si Chalet, e ancora non ho capito perché li chiamino così) e con il suo caratteristico porticciolo.
Nel frattempo si è fatta ora di cena e vorremmo mangiare pesce. Decidiamo quindi di spostarci dalla parte opposta del golfo e, complici alcune fermate di autobus visto che i piedi cominciano a lamentarsi fortemente, arriviamo sulla via Partenope che si rivela una piacevolissima sorpresa. La cena non è di quelle indimenticabili ma comunque stiamo bene. Proseguiamo per il Castel dell’Ovo tra ristorantini all’aperto, bar con musica dal vivo e orchestrine improvvisate ma molto valide.
La stanchezza e la necessità di essere freschi svegliandoci non troppo tardi il giorno seguente ci obbliga a rientrare a piedi verso l’hotel. E anche qui la passeggiata risulta estremamente piacevole. E sicura, e qui apro una parentesi. Nei due giorni a Napoli mai abbiamo avuto la benché minima sensazione di pericolo (a parte un po’ di occhi aperti quando siamo finiti quasi per sbaglio a Forcella…ma essendo di Genova siamo abbastanza abituati a questo tipo di scenari).
Come detto torniamo in hotel attraversando strade, alcune pedonali, piene di bei locali e molto vive che rendono la passeggiata sicuramente piacevole.
Direi che come primo giorno abbiamo dato abbastanza….
La mattina seguente ci dirigiamo, sempre a piedi, al Maschio Angioino (Castel Nuovo) dove abbiamo deciso di partecipare ad una visita guidata a piedi di due ore con freewalkingtournapoli.com. La decisione risulta azzeccatissima, la guida Marco è molto cortese e preparata. La visita è in inglese ma molto comprensibile e ovviamente Marco è italiano quindi esaudisce ogni nostra ulteriore richiesta di informazioni.
La visita parte dal Maschio Angioino, passa davanti al Teatro dell’Opera San Carlo, attraversa la maestosa Piazza Plebiscito, a immagine e somiglianza di Piazza San Pietro, con il Palazzo Reale di fronte. In Piazza del Plebiscito entriamo nella Basilica Reale Pontificia per poi proseguire attraverso Via Toledo verso i quartieri spagnoli. Qui breve sosta per un autentico e squisito vero caffè napoletano e proseguimento verso il caratteristico mercato Pignasecca. Si imbocca quindi la Spaccanapoli (e qui scopriamo quindi che il giorno prima l’avevamo percorsa a nostra insaputa) per giungere, dopo Piazza del Gesù Nuovo, a Piazza San Domenico Maggiore dove la gita termina. Questo tipo di visita è personalmente straconsigliata. Sul sito ci sono le altre visite organizzate. Compenso per la guida una mancia a seconda del gradimento….da quel che abbiamo capito tra i 5 e i 10 € a testa.
Ovviamente abbiamo già capito che siamo esattamente dove eravamo il giorno prima e assai vicini alla Cappella San Severo che ancora ci ispira fortemente alla visita del famoso Cristo Velato. Ci basta girare però l’angolo per capire che l’impresa dell’ingresso è ardua e la fatica, aumentata dal caldo soffocante, comincia a farsi sentire.
Decidiamo quindi di consumare un ultimo pranzo, non resistendo al richiamo anche di una pizza sebbene la scelta cada su due primi di pesce, e di ripercorrere a ritroso il percorso fatto il giorno prima che ci riporta alla Stazione Centrale.
Che dire ? Napoli è fantastica, bellissima e, udite udite, molto curata. I napoletani che abbiamo incontrato, soprattutto quelli che avevano le attività, negozi, bar o ristoranti che fossero, si sono dimostrati tutti gentilissimi e cortesi. Ovvio che una visita modello toccata e fuga come abbiamo fatto noi penalizzi la possibilità di visite approfondite a musei ed attrazioni ma sicuramente è una buona occasione per una bella infarinatura di questa città dai mille volti.
E a mio avviso Napoli vale comunque una visita, anche di pochi giorni o poche ore.