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Dic

Bordeaux in tre giorni

Può capitare in periodi turisticamente poco appetibili di trovare offerte di volo imperdibili. E cogliendo un’opportunità di questo tipo mi è capitato di recente di acquistare due biglietti aerei con Ryanair da Bergamo a Bordeaux a 16 € l’uno.

In effetti questa città non era nei miei programmi ma attirato anche dalla mia passione per il vino, tra le varie destinazioni in offerta, ho scelto proprio la capitale del vino francese. Mi è bastato quindi poco, navigando in rete, per capire che Bordeaux sarebbe stata una piacevole sorpresa. Ed a conferma di ciò il fatto che dal 2007 Bordeaux figura nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. L’ampio centro storico, in cui non figura alcuna costruzione moderna e men che meno antenne per telefonia o aberrazioni architettoniche simili, è stato completamente restaurato ed è praticamente interamente pedonale. Vicoli e viuzze si alternano a numerose piazze e piazzette piene entrambe di locali pieni e gente allegra che le percorre in lungo e in largo. La sensazione è sempre quella di vivere una città viva, allegra e sicura. Un numero impressionante di bistrot, ristoranti, creperie e affini dove sorseggiare ottimo vino o consumare pasti invitanti rendono l’atmosfera ancora più rilassata. E anche in pieno inverno rimarrete sorpresi dal numero di persone che decidono comunque di consumare le loro ordinazioni all’aperto, spesso sotto simpatiche e colorate coperte offerte dai locali stessi.

Porte Cailhau

Il volo della Ryanair preso da Bergamo ha un buon orario. Partiamo di Giovedì alle 15.10 e siamo a Bordeaux prima delle 17.00. Appena fuori dal terminal Billi della Ryanair troviamo facilmente il pullman della Linea 1 che collega l’aeroporto con il centro. Decidiamo di scendere a Place Gambetta, la cui Porte Dijeaux funge letteralmente da porta d’ingresso da ovest della città vecchia. La passeggiata di circa 1 chilometro per raggiungere la nostra abitazione vicino a Port de Cailhau risulta quindi particolarmente piacevole e ci da già un primo assaggio della città. Attraversiamo, incrociandola, la lunghissima Rue Sainthe Catherine, vera e propria arteria commerciale della città, e dopo aver raggiunto la Chiesa di Saint Pierre giungiamo al nostro appartamento affittato tramite Airbnb. L’appartamento di Joelle, oltre a rispondere appieno alle aspettative, è probabilmente uno dei meglio piazzati della città. Siamo vicini a piedi a tutto. Dietro la bellissima Place de la Bourse, vicini al Pont de Pierre e nel cuore dell’animato quartiere Saint Pierre. Dopo una piacevole cena nella vicina Place du Parlement dedichiamo quindi la serata ad una passeggiata perdendoci per le stradine e le piazze della città vecchia. Giungiamo quindi alla bellissima e maestosa Place de la Comedie dominata da un lato dal Grand Theatre e dall’altra dall’Intercontinental Grand Hotel. La piazza, interamente pedonale, è affollattissima, ai lati ristorantini e bistrot con immancabili tavolini all’aperto nonostante il freddo. Da un lato la scultura di ferro Sanna, un viso di donna alto 7 metri dell’artista Jaume Plensa che potrebbe indurre inquietudine e che invece risulta piacevole e confortante, probabilmente per il viso calmo e sereno raffigurato. Scendiamo quindi direzione Garonna, il grande fiume che domina la città. E ovviamente il cammino non può che portarci a Place de la Bourse , la magnifica piazza in stile neoclassico affacciata sul fiume. Proprio di fronte il Mirroir d’eaux, lo specchio d’acqua artificiale più grande del mondo, che però di sera non rende l’idea originale.

Place de la Bourse

La mattina seguente siamo pronti a dirigerci alla volta delle Dune du Pilat a circa 70 km da Bordeaux. Decidiamo di andare in treno e per raggiungere la stazione optiamo anche qui per una bella passeggiata di circa 2.5 km che ci consente di attraversare il quartiere Saint Michel e di vedere la sua bella Basilica con la torre campanaria, una delle più alte di Francia, staccata dal corpo della chiesa. Questa peculiarità, che riscontreremo poi anche nella Cattedrale della città (Sant’Andrea), fu dovuta al timore che le vibrazioni delle pesanti campane potessero deteriorare le strutture delle chiese. Il tragitto dalla Gare de St. Jean ad Arcachon in treno dura poco meno di un’ora attraversando spesso distese di vigneti. Una volta arrivati ad Arcachon in realtà raggiungere le dune non risulta la cosa più semplice. Il pullman di linea che deve percorrere i 12 km che dividono le due località non è previsto prima di una cinquantina di minuti ed i taxi sembrano essere merce rara fuori stagione. Con un po’ di pazienza e fortuna ne troviamo comunque uno che per 20 € (che dividiamo con una coppia di Israeliani) ci porta in un quarto d’ora circa alla spettacolare area delle dune du Pilat.

La Dune du Pilat

La Duna di Pilat, lunga 2,7 km, larga 500 m e alta fino a 110 m, è la duna più alta d’Europa. Il fatto di giungere qui completamente fuori stagione ha da un lato dei vantaggi e da un altro degli svantaggi. Ovviamente il fattore positivo è che siamo quasi gli unici a godere dello spettacolo della natura e del panorama. Quello meno piacevole, ma vista la giornata di sole non particolarmente penalizzante, è il freddo. Saliamo con un pochino di fatica la ripida ed alta parete che nasconde l’oceano per arrivare in cima e godere di una vista mozzafiato sull’immensità del mare che ci si para davanti. Le dune sono indubbiamente molto belle ed affascinanti e degradano verso il mare. Restiamo a lungo a goderci questo spettacolo e a fare ovviamente foto e selfie a più non posso. Oltre alla duna però non vi è altro da vedere, a meno che non si abbia il tempo e soprattutto il mezzo per esplorare i dintorni, e come da programmi decidiamo quindi di rientrare a Bordeaux.

La Dune du Pilat

Una volta rientrati in città decidiamo di tornare verso casa nuovamente a piedi ma passando un pochino più all’interno rispetto alla Garonna. Questo tragitto ci consente così di ammirare la bella Torre Gotica de la Porte de la Grand Cloche e poco oltre la Cattedrale di Sant’Andrea di Bordeaux e la sua bella piazza con l’Hotel de Ville (il Comune della Città). Scendendo quindi verso la Garonna verso Saint Pierre giungiamo a Place Camille Jullian dove rimaniamo a bocca aperta nel capire che una vecchia chiesa, l’antica chiesa di Saint Siméon, è stata magnificamente riadattata a cinema multisala. Scopriamo quindi che Place Camille Jullian è proprio dietro casa nostra ed è qui che la sera decideremo di venire a cenare e a degustare dell’ottimo vino Bordeaux.

Port Cailhau

Siamo giunti quindi all’ultimo giorno. Ma il volo schedulato alle h. 17.15 ci consente di vivere ancora la città per mezza giornata. I programmi iniziali prevedevano la visita alla nuovissima e futuristica Citè du Vin (il museo del vino) ma alla fine decidiamo di rinunciare. Credo non vedere questo bellissimo monumento sia una perdita importante. Il mio consiglio quindi è quello di svegliarsi presto e dedicare l’ultimo giorno a questa visita. In alternativa si può rimanere a Bordeaux ancora due notti (purtroppo i voli non sono giornalieri e quindi nel nostro caso avremmo dovuto fermarci fino al Lunedì invece di rientrare il Sabato come abbiamo fatto).

Pont de Pierre

Dedichiamo quindi l’ultima giornata alle poche cose che non siamo riusciti a vedere dirigendoci subito verso il Pont de Pierre, il ponte di pietra della città che attraversa la Garonna. E’ sabato mattina e nonostante il freddo e la brezza molta gente fa Jogging o va in bicicletta. Giungiamo a piedi alla riva opposta dove facciamo in tempo a vedere la piazza Stalingrad con il suo bel Leone Blu dell’artista Xavier Veilhan. Il freddo però è davvero pungente e decidiamo quindi di tornare indietro su uno degli efficientissimi e moderni Tram che praticamente consentono, attraversando tutta la città in lungo e in largo, di scordarsi la macchina. Tornati quindi a Place de la Comedie decidiamo di fare un ultimo giro della città al caldo del piccolo pullman panoramico Bordeaux City Tour che ci consente anche una infarinatura generale sulla storia della città grazie alla visita commentata negli auricolari anche in lingua italiana.

Il Leone Blu a Piazza Stalingrado

Alla fine del tour di circa un’ora ci sediamo a prendere un caffè al bel Caneles Ballairdran dove ho il piacere di scoprire la bontà dei dolci tipici della città, i Canelè che danno il nome al locale. E’ amore a prima vista e ne faccio una scorpacciata. Ne comprerò anche un paio in una boulangerie che gusterò con calma al ritorno in Italia.

Bordeaux è risultata veramente una bella destinazione, ci ha sorpreso ed affascinato. Elegante, maestosa ma allo stesso tempo intima. La possibilità poi di una gita sull’oceano e della visita ai Castelli dei vigneti nelle aree circostanti la rende sicuramente una destinazione da tenere in alta considerazione per un mini viaggio senza dover affrontare una spesa eccessiva.

Informazioni Pratiche:

Trasferimento: Volo diretto Milano Bergamo/Bordeaux – Compagnia: Ryanair – Costo: € 16 A/R

Appartamento: Joelle con Airbnb 2 notti € 140 comprese pulizie finali

Autobus Linea 1 Aeroporto/Centro città: € 1.50

Treno Bordeaux Arcachon: € 23 A/R

 

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